Lo spettacolo musicale di questa sera presenta due fiabe. La prima quella ben nota di "Pierino e il lupo" del 1936 di S. Prokovief la seconda "Il Barbiere recalcitrante", presa in prestito dalla tradizione popolare del Ticino. Tra le fiabe ticinesi che risentono dell'influenza contadina delle valli, condita di misticismo religioso e che raccontano spesso la vita dura e a volte drammatica dei suoi abitanti, il Barbiere recalcitrante ha invece caratteristiche e contenuti diversi. La fiaba, scritta con ironia e sarcasmo dell'autore Louis Delcros sacerdote militare di origine francese che visse gli ultimi anni della sua vita in Ticino, contiene il messaggio che fare il proprio mestiere con animo lieto, prendere la vita all'insegna del buon umore uno dei migliori auspici che si possano augurare ad una persona. Tutte queste caratteristiche hanno spinto il compositore Giuseppe Senfett alla scelta del testo per il suo lavoro compositivo.
Nella partitura vengono resi omogenei alcuni temi di canzoni della tradizione popolare ticinese (di Vittorio Castelnuovo), citazioni tratte dal "Barbiere di Siviglia" di Rossini e invenzioni dello stesso Senfett, come il tema iniziale. Il mio compito di regista stato quello di creare un equilibrio tra la partitura musicale, quella del testo recitato e quella gestuale. Le due storie ben si combinano al fine di educare alla musica e al teatro, sia per la scoperta degli strumenti attraverso i personaggi di Pierino e il Lupo sia per le atmosfere musicali che danno adito allo spettatore di sviluppare la propria immaginazione. Ecco il motivo per cui la mia regia ha privilegiato l'essenzialità nell'uso degli oggetti e delle coreografie nella messa in scena.
Gianni Lamanna